Dai documenti necessari agli obblighi sanitari da rispettare, fino ai contatti utili per chi ha bisogno di un alloggio: il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha pubblicato un vademecum per i cittadini ucraini che saranno accolti sul territorio in seguito al conflitto in corso nel loro paese di origine. Per loro sono stati attivati anche un numero telefonico dedicato, 055.9125900, e un indirizzo e-mail di assistenza, emergenza.ucraina@comunefiv.it.
Si tratta di una guida pratica che contiene tutte le informazioni utili per un primo orientamento: come fare per segnalare la propria presenza e quali sono gli obblighi per chi ospita, a chi rivolgersi in caso non si abbiano con sé i documenti e come chiedere di essere inseriti nel percorso di accoglienza se si ha bisogno di una casa.
Il vademecum ricorda poi gli obblighi sanitari da rispettare quando si arriva in Italia. I cittadini provenienti dall’Ucraina devono effettuare un tampone molecolare o antigenico entro 48 ore dall’ingresso nel nostro paese e mettersi in isolamento per i cinque giorni successivi. Se sprovvisti, potranno ricevere gratuitamente il vaccino contro il Covid-19. Nel documento troveranno i numeri utili per ricevere assistenza sanitaria.
“L’aggressione della Russia in Ucraina è una questione che ci riguarda da vicino. In così poco tempo, le tragiche testimonianze che arrivavano da quel paese sono diventate i racconti dei primi cittadini che nei giorni scorsi abbiamo accolto anche nel nostro comune, tutti già inseriti nei percorsi di ospitalità. Alla Marcia per la pace di domenica scorsa, quando centinaia di cittadini sono scesi in strada per dire no a questa guerra, hanno fatto seguito le iniziative di numerose associazioni e realtà del nostro territorio che si sono attivate per raccogliere medicinali e beni di prima necessità. Tanti sono anche i cittadini che si stanno rivolgendo al Comune per sapere come poter ospitare i profughi ucraini. Al momento la rete di assistenza riesce a far fronte a tutte le domande e resta la soluzione da preferire perché consente di tracciare tutti gli arrivi, accertare le buone condizioni degli ospiti e garantire loro la protezione di cui hanno bisogno. Chi volesse mettere un proprio immobile a disposizione deve comunicarlo alla Prefettura che provvederà a dare tutte le istruzioni per inserirlo nella rete formale dell’accoglienza, nel rispetto dei termini e degli obblighi previsti dalla legge”, spiegano la sindaca Giulia Mugnai e l’assessora alla Cooperazione internazionale Arianna Martini.
Cosa deve fare chi ospita: entro 48 ore dall’arrivo dell’ospite, compilare e inviare al comune la Dichiarazione di ospitalità, insieme a una fotocopia dei documenti di identità
Cosa devono fare i cittadini ucraini: entro 8 giorni dall’arrivo, inviare all’Ufficio immigrazione della Questura la dichiarazione di presenza e la fotocopia di un documento d’identità. Potranno restare regolarmente in Italia fino a 90 giorni, senza ulteriori permessi.
Le indicazioni complete e il vademecum sono pubblicati sul sito del Comune, all’indirizzo https://fivnews.it/EmergenzaUcraina.